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Dior

IL GIARDINO

Un giardino è qualcosa che crei guardando al futuro.

La creatività dovrebbe essere responsabilità.

INSPIRATION

ICONA CATHERINE DIOR

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Musa ispiratrice della Collezione primavera-estate 2020 di Dior è la sorella dello stilista, Catherine Dior. 

Membro della Resistenza francese internata in un campo di concentramento tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, si rivela una donna forte, salvata dalla passione per il giardinaggio che la fa rinascere, regalandole libertà e indipendenza.

Proprio come Catherine si prendeva cura del proprio giardino, così dobbiamo prenderci cura del pianeta in cui viviamo.

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MONTE VERITA'

"IL LUOGO DOVE LA NOSTRA FRONTE SFIORA IL CIELO..."

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La voce si sparse in tutta l’Europa e persino oltremare, e negli anni la comunità diventò progressivamente un sanatorio frequentato da teosofi, riformatori, anarchici, comunisti, socialdemocratici, psicoanalisti, seguiti da personalità letterarie, scrittori, poeti, artisti.

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E’ il monte Monescia, sopra Ascona, dove dal 1900 in poi si radunavano solitari anticonvenzionali che trovavano qui terreno fertile per i loro ideali di utopia. Cercavano una terza via tra i blocco capitalista e quello comunista, vestiti con gli indumenti “della riforma” e con i capelli lunghi, lavoravano giardini e campi, costruivano capanne in legno e vivevano a contatto con la natura, esponendo i loro corpi a luce, aria, sole e acqua.

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Insieme si impegnavano ad ottenere l’emancipazione della donna, l’autocritica, nuovi modi di coltivare la mente e lo spirito, l’unità di corpo e anima.

Sul monte Verità si ponevano la stessa domanda che oggi dovremmo rivolgere a noi stessi: in che modo possiamo agire per riportare equilibrio nel rapporto tra uomo e natura?

PATTERNS

TUTTO PARTE DI UNA SOLA COSA

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L’atmosfera del Monte Verità è d’ispirazione per comunicare il legame tra uomo e natura, dato che la connessione forte tra corpo, spirito, energia e forze dell’universo erano temi di riflessione per gli avanguardisti.

Negli abiti della collezione il corpo umano, le piante raffigurate, l’energia dell’ambiente circostante sembrano parte di una cosa sola. La composizione degli elementi vegetali si sviluppa come un plesso solare, o come una rete di vene che svela le forze biologiche e magiche del corpo umano. Si crea così una connessione tra le costellazioni dell’universo, la natura e l’organismo umano.

I look si presentano come erbari, inventari degli esseri viventi; memoria delle varietà botaniche che danno vita alla bellezza e alla diversità della natura. Un patrimonio prezioso e inestimabile da proteggere e perpetuare.

Look come erbario,

inventario del corpo umano

fLOWErS

FIORI, MEZZI DI COMUNICAZIONE

Molti dei fiori raffigurati sugli abiti della collezione non sono “fiori domestici”, ma fiori selvatici, che crescono nei campi da soli, spontanei come fiori di frangipane, fiori di carota selvatica, margherite. Essi non hanno una composizione classica, sono aggressivi, pungenti, ma sorprendentemente sofisticati.

Stampe e ricami si ispirano a specie come il cardo e il dente di leone, i colori invece ai dipinti delle aure da cui erano ossessionati gli artisti di Monte Verità. Numerosi spunti provengono dal Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, che ospita uno dei più antichi e grandi erbari del mondo.

I soggetti floreali degli abiti della collezione non sono solo motivi decorativi, ma rappresentano la passione per la botanica della forte Catherine Dior, il pathos e l’amore per la vita degli avanguardisti del Monte Verità, il legame indissolubile tra l’uomo e le forze della natura, l’energia della terra che dobbiamo proteggere per rimanere integri, noi stessi.

Disegni di fiori di carota selvatici

Disegni di fiori di carota selvatici

Disegni di fiori di carota selvatici

Disegni di fiori di carota selvatici

Fiori secchi

Fiori secchi

Fiori secchi

Fiori secchi

Fiori di carota selvatica o daucus

Fiori di carota selvatica o daucus

Fiori di carota selvatica o daucus

Fiori di carota selvatica o daucus

Frangipani

Frangipani

Fiore di carota selvatico

Fiore di carota selvatico

Dente di leone

Dente di leone

Cardo

Cardo

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ECOPRINTING

LA NATURA ARTEFICE DI UNA MAGIA

Il legame con la natura si rafforza con la tecnica dell’ecoprinting, che si serve delle piante per realizzare tessuti eleganti, sofisticati, dalle decorazioni quasi evanescenti. Diverse specie vegetali raccolte accuratamente sono posizionate su un telo, prima immerso in una soluzione di acqua e ferro. Il tessuto viene arrotolato, ben stretto, pressato e fatto bollire in pentola. Dopo tre ore di cottura avviene la magia del contatto fisico tra tessuto, calore e foglie, magia di cui non si può prevedere il risultato.

"Magia che a volte lascia, a volte non lascia"

FINISSAGGIO

VERSO TESSUTI A ZERO IMPATTO AMBIENTALE

I teli della collezione Dior sono prima trattati, con una soluzione di acqua e ferro in modo da fissare il contorno delle foglie sulla lana e far aderire bene il colore. L'ecoprinting è una modalità di stampa ecologica, ma che non si presta ad una produzione in serie industrializzata. E' efficace dal punto di vista comunicativo, ma adatta alla realizzazione di collezioni di capi unici d'alta moda.

I filati e i tessuti prima di essere tinti necessitano di un trattamento preliminare detto mordenzatura dal nome delle sostanze usate dette mordenti. Il mordente più comune usato in passato era l’allume di rocca o di potassio. L’allume è un minerale che fino alla rivoluzione industriale è stato fondamentale per l’industria tessile di tutto il mondo, in particolare per la Città del Vaticano, che lo traeva prima dai giacimenti dell’Asia Minore, poi dalle cave della Tolfa, nei dintorni di Roma. A Firenze i Medici avevano quasi il monopolio del commercio della lana poiché acquistavano quasi tutto l’allume dello stato pontificio. Nel 1462, papa Pio II concesse a Cosimo de’ Medici il monopolio delle miniere di allume della Tolfa.

Oggi il processo di finissaggio tessile comprende trattamenti chimici, fisici e meccanici che nobilitano il tessuto, ovvero gli conferiscono specifiche proprietà per l'uso al quale sono destinati. Tali trattamenti chimico-fisici sono stati sottoposti a diverse limitazioni e controlli nell'impiego di sostante chimiche non inquinanti o il meno dannose possibile per l'uomo e l'ambiente. In seguito alla sollecitazione dell'organizzazione Greenpeace Italia, promotrice della Campagna Detox, molte aziende di moda si impegnano a sostituire le sostanze inquinanti presenti nel loro processo di produzione con altre meno nocive per l'ambiente. In particolare, 30 brands firmatari, e altri affiliati e associati della catena del valore si sono uniti attorno al programma ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) Roadmap to Zero che li aiuta a raggiungere tali obiettivi entro range temporali specifici, dunque secondo un precorso prestabilito da seguire. Lo scopo è eliminare le sostanze inquinanti presenti nelle soluzioni chimiche usate durante il processo produttivo, per ottenere un prodotto finale a zero impatto ambientale.

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SET DESIGN DELLA SFILATA

IL GIARDINO SIMBOLO DI UNO STYLE LIFE  

Il set scenografico della sfilata è caratterizzato da un arboreto di più di 70 specie di alberi, selezionati dal  collettivo di design ambientale parigino Coloco. Botanici, paesaggisti, giardinieri, artisti hanno scelto 160 esemplari che saranno tutti ripiantati in varie località, aree urbane, il cui progetto si basa sull’impiego del verde. Ogni albero sul luogo della sfilata presenta una etichetta con la descrizione delle sue caratteristiche, il posto da cui proviene e a cui è destinato.

Il set scenografico dell’evento non è fine a sé stesso, ma si trasforma in un’azione, azione benefica per il Pianeta Terra, testimoniando un approccio proattivo di cui la Maison vuole dare dimostrazione. Il messaggio è che si può consumare, e nello stesso tempo coltivare il nostro giardino planetario, oggi che la terra sta raggiungendo limiti e confini che non può più sostenere.

Il giardino nella sfilata, come “giardino inclusivo” è metafora della vita, del giardino di ciascun uomo, aperto ad accogliere la diversità, tanto biologica, quanto culturale, diversità che è ricchezza e bellezza.

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<<Non siamo nel mondo dell’illusione durante lo spettacolo; siamo in un progetto che sarà da costruire per il futuro». Coloco

MESSAGE

Un giardino è la convivenza di esseri viventi diversi tra loro.

E' ciò che si verifica nella vita di ogni uomo, quando si chiede chi può vivere con lui.

Dunque, la vita dell’uomo è come un giardino, in cui convivono esseri viventi diversi, uomini, animali e piante, di cui egli deve prendersi cura.

 

Ecco che la moda diventa un laboratorio per ripensare al giardinaggio cosmico e globale in cui siamo coinvolti.

La donna giardiniera immaginata da Maria Grazia Chiuri osserva il progetto infinito e incompiuto, che è quel piccolo giardino inclusivo, che diventa immenso e senza confini, espressione del progettare consapevolmente, dell’agire con responsabilità, del prendersi cura e curare tutto ciò che ci circonda.

©2019 TRACE 

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